La cucina era il locale dove si svolgeva la vita domestica della famiglia friulana, la parte più importante della casa.
E' significativa la denominazione che l'ambiente prende in friulano: cjase cioè casa. Propriamente la cucina era chiamata Cjase di fûr a indicare la sua ubicazione fuori dal focolare che era l'unico l'unico punto caldo della casa.
La cucina del museo ha una forma quasi quadrata; le pareti sono imbiancate in modo rustico, cioè l'intonaco è stato dato direttamente sul sasso, senza "tirare a fino" il muro. Il soffitto è costituito da una trave rompitratta di castagno, che regge il tavolato di abete. Il materiale proviene dal recupero di abitazioni dello scorso secolo.
Il pavimento è di pedrât piccolo, cioè realizzato con piccoli ciottoli rotondi, come il pedrât della cucina originale della casa.